La pavimentazione in ceramica è tra le più diffuse al mondo negli appartamenti ad uso abitativo. Di seguito affrontiamo la realizzazione di queste pavimentazioni, dal massetto ideale, alla posa, alle verifiche, fino alla posa di piastrelle su pavimenti preesistenti.

La realizzazione del massetto in cemento

Prima di effettuare la posa delle piastrelle è necessario che sia stato realizzato il massetto, una base di spessore solitamente tra 4 e 6 cm che è costituito da sabbia cemento ed acqua ed oggi spesso disponibile in sacchi già “premiscelati” cui basta aggiungere l’acqua. Il massetto può essere in aderenza, quando attecchisce direttamente sulla struttura, oppure dosolidarizzato (anche detto “massetto galleggiante”) quando attecchiscono su una guaina. La seconda modalità è preferibile per l’isolamento acustico e ai vapori e perché lo si ripara da deformazioni della base o rassettamenti. Lo spessore è necessario anche per coprire eventuali tubature. Il massetto dovrà essere completamente piano e liscio.

Inoltre, prima di procedere alla posa bisogna verificare alcuni fattori. Il massetto dovrà resistere a compressione del peso di almeno 20 Newton per mmq nelle abitazioni private o 30 Newton per mmq negli ambienti ad uso commerciale. La superficie non dovrà presentare sfarinature, gessi, grassi, ruggini e simili e dovrà essere completamente compatta. Se si individuano delle fessure, bisogna coprirle prima della posa con specifici prodotti in modo da assicurare l’uniformità globale. Inoltre il massetto dovrà aver completato la sua asciugatura, per evitare problemi successivi come il distacco delle piastrelle.

La ripavimentazione su pavimento preesistente

Effettuare la posa di nuove piastrelle in ceramica su un pavimento preesistente è possibile, ma soltanto quando il primo pavimento aderisce completamente alla base e non presenta alcuna fessura. In questo caso, prima di procedere alla posa bisogna completare delle operazioni preliminari differenti.

Il pavimento presente deve essere perfettamente pulito, utilizzando ad esempio detergenti alcalini. Quindi volendo si può graffiare la vecchia ceramica, per renderla più porosa e così più ideale alla nuova posa. Se ci si accorge che alcune delle piastrelle già presenti tendono a staccarsi, bisogna eliminarle e in seguito colmare gli spazi vuoti con prodotti specifici fino ad ottenere una base uniforme, stabile e continua. Una volta lavata la base, si può stendere un primer su cui spargere sabbia asciutta e pulita, realizzando la base ideale dove poter eseguire la nuova posa.

La posa delle piastrelle

Le piastrelle in gres hanno una porosità molto bassa, rallentando notevolmente la loro adesione su massetti tradizionali e quindi si può aiutare il processo tramite apposite corde. La regola vuole che la posa sia larga, e che si considerino dei giunti di frazionamento ogni 20 o 25 metri quadrati di piastrelle negli ambienti interni, oppure ogni 9 o 16 metri quadri negli ambienti esterni. Le fasi da seguire sono le seguenti.

Preparazione dell’adesivo. Bisogna preparare una colla omogenea e fluida di facile applicazione sulla base, seguendo quanto indicato da ogni produttore sulle confezioni per le dosi e le applicazioni, tenendo conto del tempo limite entro cui si dovrà necessariamente passare alla posa (cosiddetto periodo  finestra).

Applicazione dell’adesivo. La colla si applica tramite apposita spatola dentata sul retro della piastrella, nel tempo limite previsto, in modo che resti fresca e rimuovendo eventuali pellicole che si formano in superficie sulla colla da spatolare.

Stuccatura. Quando le piastrelle sono state posate, si procede alla stuccatura delle fughe, cioè l’area tra una piastrella e l’altra, utilizzando una spatola in gomma. In questo modo le fughe saranno riempite e rese regolari e consistenti. Dopo l’ultima fase descritta in basso, le fughe andranno protette con impermeabilizzanti protettivi, che impediscano l’assorbimento di macchie mantenendole lucide e nuove molto a lungo.

Pulizia. Una volta ultimata la stuccatura si pulisce il nuovo pavimento. Questa prima pulizia è importantissima perché determina la bellezza finale del pavimento e quanto sarà in grado di essere pulito in seguito. Avviene togliendo grazie ad appositi spazzatrici e lavasciuga professionali ogni residuo di stucco e cemento che sono rimasti dopo la posa e la stuccatura. Il lavaggio va fatto miscelando i prodotti con acqua e sciacquando molte volte fin quando l’acqua dopo il lavaggio non rimane pulita. Eccessiva fretta o operazioni scorrette in questa fase compromettono il pavimento, perché si rischia che resti uno strato di calcare che renderà più difficili le pulizie classiche future e più facile l’instaurarsi di macchie.

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