Le misure di protezione dal rischio di fulminazione sono un argomento che va necessariamente affrontato in modo approfondito. Vi indichiamo qui di seguito quelle che sono le più importanti misure per la realizzazione di impianti di protezione contro i fulmini, ma sottolineiamo l’indispensabilità di far riferimento alla normativa completa e dettagliata, indicata in questo documento pdf messo a disposizione dall’Inail dalla pagina 42 in poi.

Ci limitiamo qui ad indicare le principali misure per la realizzazione di impianti di protezione contro i fulmini (LPS ossia “Lighting Protection System”) da eseguire conformemente alla nuova CEI EN 62305-4 assieme ad un limitatore di sovratensioni (SPD ossia “Surge Protective Device”).

L’impianto di protezione LPS è tutto l’impianto utilizzato per ridurre i danni da fulminazione diretta relativi alla struttura. Un impianto LPS è dotato sia di protezione esterna che di protezione interna, come possiamo vedere nella figura a lato.

L’LPS esterno è realizzato tramite captatori ad asta o a maglia che vengono collegati alla messa a terra con l’obiettivo di creare una zona volumetrica protetta che non può essere colpita da fulmini. Quindi, riuscirà a intercettare le fulminazioni dirette, condurre la corrente di fulmine verso la messa a terra con un sistema di calate e distribuirla a terra tramite un sistema di dispersori. I sistemi LPS esterni sono classificati in classe I, II, III e IV in base al livello di protezione garantito.

L’LPS interno entra in gioco quando l’LPS esterno viene colpito da un fulmine ed accade che per un istante l’impianto si sovraccarica di elevata corrente. Tale sovraccarico genera una notevole differenza di potenziale tra l’LPS esterno e la struttura protetta con fenomeni di induzione elettromagnetica che rischiano di generare scariche elettriche nella zona protetta. Ecco quindi che l’LPS interno per mezzo di una serie di connessioni metalliche o dei limitatori di sovratensione SPD evita che queste scariche possano andare a colpire la parte volumetrica protetta nel momento in cui l’LPS esterno assorbe il fulmine o quando il fulmine cade nelle vicinanze, proteggendo al contempo anche tutti gli apparecchi elettrici ed elettronici presenti.

I limitatori SPD interni possono essere in serie o in parallelo, in base al collegamento. Il limitatore di sovratensioni SPD di cui sopra è il dispositivo atto a limitare o a deviare le sovratensioni sia di origine esterna (fulmini) che di origine interna, ricordando la maggior gravità delle prime. Un limitatore SPD va scelto in base al punto di installazione nell’impianto e alla distanza tra gli apparecchi da proteggere e l’SPD stesso.

Per tutti i dettagli ed esempi pratici rimandiamo al documento di cui sopra.

immagini: documento Inail "Protezione contro i fulmini - valutazione del rischio"

 

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