Oltre alle norme sulla protezione della testa tramite elmetti, il capo presenta ulteriori parti sensibili che può essere necessario proteggere quali gli occhi e il viso. Gli occhi sono organi molto delicati che possono risentire dell’attività di cantiere e subire lesioni di diverso tipo.

Lesioni meccaniche possono derivare dalla penetrazione nell’occhio di acidi, polveri o schegge, oltre che urti.

Lesioni ottiche possono essere causate da sorgenti di radiazioni, di luce eccessiva sia naturale che artificiale e dipendono essenzialmente dall’entità della luce. A generare questo tipo di danni possono essere ad esempio la radiazione ultravioletta 200-380 nm, le radiazioni ad onde corte della saldatura elettrica, la radiazione infrarossa da 780-4000 nm che danneggia la retina, la radiazione laser da 350 a 1400 nm, anch’essa in grado di compromettere la retina.

Lesioni chimiche possono derivare da sostanze che finiscono nell’occhio corrodendo la retina, sia solide che liquide e gassose.

Lesioni termiche, infine, derivano dall’esposizione a luoghi dove il caldo o il freddo sono estremi causando lacrimazioni o ustioni della retina.

La protezione degli occhi avviene per mezzo di specifici occhiali protettivi o di altro tipo di protezioni sugli occhiali. La protezione del viso avviene tramite visiere di protezione o vere e proprie cappe.

Gli occhiali protettivi

La conformazione degli occhiali protettivi, composti da montatura e lenti, viene indicata dalle norme DIN 4646 nella parte 1 e dalla norma UNI EN 166. Gli occhiali dovranno essere perfettamente posizionati sul viso e sono dotati di ripari laterali per evitare la penetrazione di sostanze o radiazioni nocive anche lateralmente. L’ampiezza minima del campo visivo è stabilita dalle suddette norme DIN 4646. Gli occhiali devono essere realizzati in materiale non infiammabile, non devono avere componenti dannosi per la salute né subire mutazioni a seguito di sudorazione o umidità, inoltre devono restare invariati al variare della temperatura. In base al livello di pericolo esistono diverse tipologie di occhiali protettivi. I sovraocchiali, invece, si inseriscono sulle lenti degli occhiali originari, si devono poter sollevare dal basso verso l’alto e sono formati da materiale sintetico.

Sulla montatura è necessario ritrovare le seguenti informazioni: il marchio o il nome del produttore; il tipo di rischio coperto. Le lenti devono indicare il nome del costruttore, il livello di protezione, la resistenza meccanica se presente e la classe ottica, la certificazione.

Visiere protettive

Le visiere offrono protezione da schegge, radiazioni e sostanze. Di solito sono fissate al capo tramite apposito supporto. Esse sono formate da lastre trasparenti che filtrano questi elementi, regolabili in base alla dimensione del capo e sostituibili. Sono indispensabili in caso di alcuni lavori come ad esempio per la saldatura.

Cappe protettive

Possono essere realizzate in materiali diversi e sono utilizzate in concomitanza con l’elmetto protettivo. Presentano una struttura chiusa con lastre sollevabili. Sono adatti ai lavori che si tengono in luoghi molto caldi come i forni.

Schermi protettivi

Anch’essi si fissano all’elmetto protettivo, ma, a differenza delle cappe, non sono del tutto chiusi. Devono in ogni caso offrire protezione da scintille, schizzi, sostanze chimiche e calore.

 

Visiere, cappe e schermi devono essere dotati di lastre trasparenti adeguate, di due tipologie distinte: o con particolare attenzione alla sicurezza, oppure con specifica azione di filtro.

 

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