I dischi diamantati per prima cosa devono essere spessi proporzionalmente rispetto al materiale da tagliare. In caso contrario, il disco ad un certo punto potrebbe spaccare il materiale in modo irregolare, arrecando danni imprevisti.

Il disco ruota solo in un senso, di solito antiorario, bisogna quindi prestare attenzione se si smonta e poi lo si rimonta. In tal caso, infatti, a vista non si distingue più il senso giusto. Usate allora il tatto e con le dita scivolate sul disco in un senso e nell’altro. Noterete subito qual è il senso in cui si sente l’attrito dei polpastrelli con le punte diamantate: sarà proprio quello il senso esatto di rotazione in cui dovrete rimontarlo.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è lo spessore del settore diamantato. Infatti, quest’ultimo deve essere sempre più spesso rispetto all’anima del disco. Quando non è più così, il disco non riuscirà più a tagliare perché usurato e dovrà essere sostituito. Il rischio che ciò avvenga cresce quando si prova a utilizzare il disco diamantato per levigare: è un errore, questi dischi sono solo da taglio, quindi non adatti ad essere utilizzati per opere di levigatura delle superfici.

Altro aspetto da valutare con attenzione è che il disco non diventi mai a forma di lama di coltello. Se la parte tagliente diventa così, significa che il disco non va bene per tagliare il materiale su cui lo state utilizzando, perché il materiale è fortemente abrasivo per quel tipo di disco e una volta presa questa forma non riuscirà più a tagliare, danneggiandolo per sempre. Egualmente, ciò si può verificare se il disco è stato raffreddato in modo insufficiente.

Attenzione a utilizzare i dischi sui materiali giusti. Se prendete un disco adatto a materiali teneri come il cotto o il calcestruzzo e lo utilizzate su materiali duri come il granito, lo vedrete immediatamente sfiammare, “cuocersi” e diventare viola, diventando ben presto inutilizzabile (anche tornando ad usarlo su materiali teneri). Se invece notate delle crepe sul disco, vuol dire al contrario che state utilizzando un disco troppo duro rispetto al materiale, oppure che state tagliando ad una velocità troppo elevata.

Egualmente, evitate di dare colpi forti sul disco o di inciderlo, perché ciò influirebbe negativamente sulla tensionatura che lo stabilizza, rendendolo così incapace di tagliare adeguatamente. Se notate delle fessure sul disco, vuol dire che avete esercitato una pressione troppo forte sul taglio e che il disco si è storto, pertanto diventa inutilizzabile e anche pericoloso, va sostituito prima che possa danneggiare il materiale o voi stessi.

Quando montate un disco su una taglierina da cantiere, fate molta attenzione a serrarlo bene: spesso sono i piccoli particolari che possono far funzionare o meno un disco diamantato. Attenti anche a controllare i cuscinetti dell’albero di rotazione che non devono essere usurati, perché altrimenti possono arrecare danni ai dischi. Controllateli sempre, prima di cominciare un nuovo lavoro.

Se accidentalmente avete “sporcato” un disco tagliando un materiale plastico, esso non taglierà più, ma può essere recuperato. In questo caso, basterà passare un taglio su materiali abrasivi come il laterizio, così che il disco potrà ripulirsi dei materiali plastici per tornare ad essere utilizzabile.

Oltre alla scelta basata sul materiale e sull’abrasione, cercate comunque di scegliere dei dischi ad alto rendimento e di marca, perché vi daranno maggior sicurezza e durabilità.

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