Ogni parte dell’impianto elettrico di cantiere prevede delle caratteristiche minime e delle norme di istallazione che andiamo ad esaminare componente per componente qui di seguito.

Quadri elettrici

Il quadro elettrico deve comprendere i dispositivi di comando, di sezionamento e di protezione. Oppure è possibile avere questi elementi separatamente, ma alimentati sempre dal quadro principale. I quadri dovranno essere a norma di legge secondo la Norma CEI 17-13/4 (anche conosciuta come CEI EN 60439-4), cioè di tipo ASC (Assiemati di Serie per Cantieri) che vuol dire già assemblati, collaudati e certificati dal costruttore per l’attività preposta e devono possedere una targhetta di identificazione installata dal costruttore con tutte le informazioni di riferimento, come dimensioni, peso, valore nominale e natura della corrente, ecc. Possono essere ASC di tipo trasportabile o ASC di tipo mobile. Nello specifico, ogni quadro elettrico deve avere questi elementi: dichiarazione di conformità a norma CEI 17-13/4; schema elettrico unifilare; dispositivi di protezione contro contatti indiretti e sovraccarichi di corrente; interruttore generale di facile accesso se non presente comando di emergenza; protezione contro penetrazione di corpi solidi e spruzzi d’acqua (livello IP44). È buona prassi posizionarli comunque lontano e protetti da polveri e acqua.

Prese a spina

Le prese a spina devono:

-          Avere un grado di protezione almeno di IP 44;

-          Avere protezione sufficiente contro gli urti;

-          Di tipo industriale e conformi alla norma CEI 23-12;

-          Per i piccoli cantieri e per i lavori di breve durata, possono essere anche di tipo domestico conformi alle norme CEI 23-5, 23-16 o 23-50.

Tramite adesivi, si deve indicare che cosa alimenta ogni presa e quali sono disponibili per attività diverse, tramite il colore si individua il livello di tensione: rosso 380V, blu 220V, bianco 40-50V, viola 20-25V.

Avvolgicavo

Gli avvolgicavo devono essere conformi alla norma CEI EN 61316 e devono almeno:

-          Possedere protettore termico di corrente incorporato;

-          Indicare nome e marchio del costruttore, tensione nominale e massima potenza prelevabile;

-          Il cavo deve essere di tipo H07RN-F con sezione: inferiore a 2,5 mmq con avvolgicavo da 16A; 6mmq se l’avvolgicavo è da 32°; 16mmq se l’avvolgicavo è da 63A.

http://www.tuttocantiereonline.com/avvolgicavo-trifase.html

Prolunghe

Possono essere montate solo prolunghe industriali con presa a spina e grado di protezione da IP67 o superiore. Le caratteristiche minime del cavo sono identiche a quelle dei cavi per avvolgicavo (vedi sopra).

Cavi elettrici

I cavi elettrici devono avere una sezione e una lunghezza che sia proporzionata  al livello di corrente da trasmettere, anche in considerazione di sovraccarichi o corto circuito, di cadute di tensione e in rapporto adeguato con i dispositivi di protezione. Devono essere isolati tra le diverse fasi e lungo tutto il percorso a terra considerando le condizioni dell’ambiente in cui sono utilizzati. Il rivestimento isolante deve anche resistere all’usura meccanica. Altre caratteristiche sono l’essere autoestinguenti nell’eventualità di incendi, identificabili dai colori in questo modo:

-          Giallo e verde à conduttori di terra;

-          Blu à conduttori a fase neutro;

-          Altri colori à conduttori in tensione

È consigliato l’uso di cavi multipolari isolati con guaine in PCP tipo H07RN-F (CEI 64-8).

Messa in posa dei cavi elettrici

I cavi elettrici possono essere posati in due modalità: posa interrata e posa aerea.

La posa interrata è preferibile effettuarla utilizzando dei cavidotti e non con i cavi direttamente nel terreno.  Nella posa interrata, i cavi devono essere posti almeno a 50cm dalla superficie, possedere una guaina e una tensione nominale non più bassa di 0,6 kW e devono essere segnalati in superficie.

La posa interrata diretta dei cavi nel terreno (senza cavidotti) è possibile solo dove non è previsto il passaggio di persone o veicoli.

La posa aerea prevede che i cavi siano sorretti con funi di acciaio ogni 20-30cm, l’utilizzo di morsetti con giunzioni non soggette a trazione, la protezione fino a 2,5m di altezza con un tubo di ferro o plastica dura per evitare danni da urto o contatto. Devono poi posizionarsi a non meno di 5m di altezza nelle aree in cui circolano veicoli e a non meno di 6m se si tratta di strada aperta al pubblico.

Infine, i cavi devono evitare intralci alla circolazione e non devono essere di tipo volante.

Apparecchi di illuminazione

Nel cantiere possono essere di due tipi: mobili o portatili.

Gli apparecchi mobili sono in genere proiettori con lampade alogene e si spostano facilmente dopo aver staccato l’alimentazione.Le norme prevedono: protezione della lampada con vetri; grado di protezione minimo IP 54; alimentati con tensione di classe II o di classe III (bassa o bassissima tensione); dotati di cavi di alimentazione per posa mobile H07RN-F.

Gli apparecchi portatili vengono trasportati direttamente dagli operai durante l’utilizzo. Le norme prevedono: impugnatura isolante; protezione completa delle parti in tensione; protezione delle lampade con griglia di protezione o calotta; alimentazione di classe II o III; grado di protezione IP 55; cavo di alimentazione con sezione da almeno 1 mmq di tipo H07RN-F.

Installazione dell’impianto di messa a terra

La messa a terra permette di collegare elettricamente al terreno le parti metalliche che possono essere interessate anche in via accidentale al contatto con una persona. Gli elementi dell’impianto di messa a terra sono:

-          Conduttore di protezione necessario per collegare le parti da mettere a terra;

-          Collettore principale di terra, ossia il nodo dove far confluire i conduttori di protezione;

-          Il conduttore di terra, il collegamento tra il collettore principale e il dispersore;

-          Dispersore, è il corpo metallico conduttore che viene posto a contatto col terreno.

Secondo le norme CEI 64-8, l’impianto di messa a terra va realizzato ad anello chiuso, sarà unico per tutta l’area del cantiere se quest’ultimo non è suddiviso in sub-aree o sub-alimentazioni, in questi casi uno per ogni sub-alimentazione. Va collegato anche al dispersore di scariche atmosferiche se predisposto. Deve prevedere la continuità della protezione del conduttore (DPR 547/55 art. 324).

Inoltre: la sezione del conduttore a terra deve essere o di 16mmq con conduttore in rame, o di 50mmq con conduttore in acciaio zincato o ferro; il conduttore deve essere facilmente ispezionabile; i conduttori devono avere un anima di colore misto giallo-verde.

Installazione dell’impianto contro le scariche atmosferiche

Come detto va interconnesso con l’impianto di messa a terra ed è necessario realizzarlo nel caso di presenza di una delle seguenti strutture, secondo la norma CEI 81-1:

-          Ponteggio;

-          Silos;

-          Gru a torre;

-          Baracca;

-          Betoniera o impianto di betonaggio.

Secondo la norma CEI 81-1, i dispersori possono essere di Tipo A (singoli con almeno 4 elementi di dispersione) o di tipo B e C  (ad anello). Le dimensioni degli elementi di captazione e discesa e degli stessi dispersori devono rispondere alla medesima norma e sempre la CEI 81-1 indica le procedure di valutazione per decidere se va installato o meno l’impianto contro le scariche atmosferiche.

Per tutti gli approfondimenti del caso su ogni elemento qui analizzato dell’impianto elettrico di cantiere, si rimanda al DPR 547/55 e alle norme CEI.

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